Nel panorama delle startup italiane, i programmi di incubazione giocano un ruolo fondamentale nel trasformare idee promettenti in imprese solide e competitive. Campania NewSteel, incubatore certificato nato dalla collaborazione tra l’Università degli Studi di Napoli Federico II e Città della Scienza, rappresenta un punto di riferimento per l’ecosistema dell’innovazione nel Mezzogiorno.
In questa intervista, abbiamo avuto l’opportunità di confrontarci con Massimo Varrone, direttore di Campania NewSteel, per approfondire gli obiettivi dell’incubatore, il valore aggiunto che offre alle startup e il supporto concreto che può fornire ai giovani imprenditori nel loro percorso di crescita.
Cosa è Campania Newsteel e qual è l’obiettivo principale dell’incubatore? Inoltre, qual è la differenza
tra incubatore e acceleratore di startup?
Massimo Varrone: Sono Massimo Varrone, il direttore di Campania Newsteel, che è l’incubatore di due soci importanti, l’università Federico II di Napoli e Città della Scienza. Il nostro è un incubatore particolare proprio per i due soci che ci chiedono di effettuare delle operazioni particolari che sono funzionali alle attività tanto di Federico II che di Città della Scienza.
Per quanto riguarda la differenza tra un incubatore e un acceleratore, diciamo che sono due realtà che si ricollegano in due momenti differenti nell’ambito del supporto alle startup: l’incubatore è soprattutto una realtà che consente di raccogliere le scintille imprenditoriali che ci sono sul territorio o negli enti delle istituzioni e provare a supportarle per irrobustirle e per facilitare il percorso di crescita della start up; l’acceleratore, invece, si colloca in un momento leggermente successivo, una volta creata la realtà imprenditoriale occorre farla accelerare, nel senso farla crescere con una progressione che si chiama scalare.
Massimo, qual è il valore aggiunto che l’incubatore riesce a dare alla startup?
Massimo Varrone: Solitamente gli incubatori interno nel capitale delle startup anche con una percentuale molto piccola, questo non lo fa per statuto e perché i due soci hanno evidentemente un mandato talmente particolare che non vogliono che l’incubatore entri nel capitale delle startup. Ovviamente eroghiamo una serie di servizi che va anche sul tema del finanziamento, nel senso che aiutiamo tutte le realtà imprenditoriali che nascono in questa struttura accedere a varie fonti di finanziamento.
Come fa Campania Newsteel a trasformare le idee imprenditoriali dei giovani in progetti di concreti e sostenibili a lungo termine?
Massimo Varrone: È una domanda che ci stimola moltissimo perché in alcune circostanze occorre intervenire direttamente nella progettualità e capire se l’idea di impresa è effettivamente fattibile. Quando invece siamo nello step successivo, cioè quando abbiamo valutato insieme che questa idea merita di essere portata avanti, allora il tema si sposta nell’ambito di quella che viene chiamata “execution”, cioè la realizzazione, e qui siamo di supporto operativo concreto rispetto a quelli che possano essere le difficoltà.