Il progresso tecnologico è presentato come il frutto di menti isolate: il genio solitario, l’ingegnere brillante, il programmatore visionario. Ma dietro ogni narrazione semplificata si cela una realtà molto più densa, fatta di intersezioni, compromessi e strutture complesse. L’innovazione autentica non può che essere il risultato di un ecosistema collaborativo.
DOPE Aerospace nasce nel marzo 2023 come iniziativa studentesca autonoma. All’inizio, l’obiettivo è chiaro: costruire razzi sonda per partecipare alle competizioni universitarie. Tuttavia, è nella tensione a superare questo primo obiettivo che emerge la vera identità del progetto: un laboratorio di formazione concreta.
La svolta arriva all’inizio dell’anno accademico 2024-2025 con l’adozione di un modello organizzativo ispirato al mondo aziendale. Ruoli, responsabilità e obiettivi vengono assegnati in base al merito. Non è solo una simulazione: è una prova generale del mondo reale. Un esercizio di professionalizzazione che precede l’ingresso nel mercato del lavoro. La struttura diventa così un’infrastruttura cognitiva, in cui l’interdisciplinarità smette di essere un ideale retorico e si trasforma in prassi quotidiana.
È in questo passaggio che emerge la verità strutturale: l’innovazione non può basarsi solo sulla tecnica. Serve una visione integrata. Serve organizzazione, gestione delle risorse, capacità di raccontare un progetto.
La struttura adottata replica ciò che ogni azienda cerca di costruire: un’organizzazione efficiente, dove ogni componente conosce il proprio ruolo ma interagisce con il sistema nel suo complesso. Team leader, obiettivi chiari, attenzione al tempo – ma, soprattutto, apertura. Ingegneri, economisti, comunicatori: la complessità dell’aerospazio lo richiede. Non per etica, ma per necessità operativa.
L’esperienza accumulata “facendo”, progettando, fallendo, riprovando, diventa il vero capitale formativo. Più dei libri, sono i problemi concreti a insegnare. Più dei corsi, sono i vincoli reali, economici, tecnici, organizzativi, a modellare le competenze. DOPE si fonda su questo principio: ogni studente, se portatore di un’idea valida, può trovare nel gruppo le risorse per realizzarla. Un ecosistema meritocratico in cui ogni team è guidato da un leader responsabile di coordinare membri, docenti e partner industriali.
La complessità aumenta e, con essa, la necessità di integrazione. L’aerospazio è multidimensionale per natura. E la sua sfida principale è proprio questa: gestire la complessità.
Il management, spesso relegato ai margini nel discorso tecnologico, assume un ruolo centrale. Costruire strutture in grado di sostenere il lavoro di decine di persone, spesso sconosciute tra loro, è un atto progettuale in sé.
La comunicazione diventa quindi un moltiplicatore di capacità. Non è un accessorio, ma uno strumento strategico. Senza una narrativa coerente e ispirante, nessun progetto può attrarre risorse umane e finanziarie. In poche settimane, DOPE passa da 30 a oltre 100 membri. Non è solo entusiasmo: è la dimostrazione che, quando la visione è chiara, il capitale umano risponde.
L’economia, infine, diventa asse portante. Ogni progetto, anche accademico, ha costi. E ogni costo impone scelte. In questo senso, il team economico di DOPE svolge una funzione cruciale: garantire la sostenibilità, instaurare rapporti con partner industriali, e costruire traiettorie che portino alcuni progetti verso la forma di startup.
Il risultato non è una teoria da manuale, ma una piattaforma viva. Ogni studente che entra porta una possibilità. E ogni possibilità, se riconosciuta valida, trova uno spazio operativo. L’interdisciplinarità non è un orizzonte morale, ma la condizione di partenza.
Nel novembre 2024 erano stati fissati obiettivi ambiziosi per il 2025: coinvolgere più studenti, partecipare a due competizioni internazionali e avviare tre team di ricerca. Al 28 aprile 2025, la realtà ha superato le aspettative con otto team di progetto avviati:
● Rocket: progettazione e costruzione di razzi sonda per competizioni internazionali. ● UAS: progettazione e sviluppo di droni ad ala fissa per missioni di trasporto di carichi utili, ottimizzati per operazioni di soccorso simulato; parteciperà alla UAS Challenge nel Regno Unito a fine giugno 2025.
● H.A.L.E: sviluppo di droni High Altitude Long Endurance a energia solare, capaci di volare ad alta quota per missioni di lunga durata.
● StratoPilot: sviluppo di sistemi di guida autonoma per droni, integrando algoritmi avanzati per la navigazione e il controllo.
● Earth Observation: analisi di dati provenienti da satelliti e altri sensori per applicazioni di monitoraggio ambientale e urbano.
● Zero G: conduzione di esperimenti su voli parabolici in condizioni di microgravità. ● Digital Twin: sviluppo di rappresentazioni virtuali di sistemi fisici per simulazioni e analisi predittive, migliorando la progettazione e la manutenzione di dispositivi aerospaziali. ● Cyber Security: protezione dei sistemi informatici e delle telecomunicazioni, garantendo la sicurezza delle infrastrutture.
A Genova, in meno di un anno, DOPE è diventata un attore riconosciuto da università, aziende, istituzioni. Non per concessione, ma perché è il prodotto di una struttura che funziona, di una visione condivisa, e della capacità di trasformare ogni vincolo in una leva.
Il percorso prosegue, con l’obiettivo di potenziare la formazione dei futuri esperti, stimolare l’innovazione e favorire la nascita di nuove imprese nel settore. E in tempi brevi, evolverà ancora.
DOPE Aerospace – “Perseverare per le stelle”
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