DA STUDENTI A LEADER: Il ruolo di una Junior Enterprise per il tuo futuro


Leadership, responsabilità, visione: tre parole che solitamente associamo al mondo del lavoro. Ma che succede quando iniziamo a svilupparle già durante l’università? Due ex presidenti di una Junior Enterprise, Matteo Corti e Francesca Leonardi, ci raccontano come un’esperienza extracurricolare strutturata e concreta possa segnare per sempre il percorso professionale. Oggi sono professionisti affermati. Ieri erano studenti con voglia di fare la differenza.

Com’è iniziato tutto? Quando avete deciso di entrare in una Junior Enterprise?

Francesca: “Alla fine del mio primo anno magistrale sentivo il bisogno di confrontarmi con qualcosa di pratico, dinamico. Una Junior Enterprise offriva l’ambiente perfetto: stimolante, giovane, ma con una struttura aziendale. Lì ho capito che la leadership non è solo una posizione, ma un atteggiamento.”

Matteo: “Anch’io cercavo qualcosa che andasse oltre le lezioni. Entrare in una Junior Enterprise è stato come firmare un contratto con me stesso: volevo imparare facendo. E in poco tempo sono passato da associato a presidente. Quando ti metti alla prova sul serio, cresci molto più velocemente.”

Quali competenze vi portate dietro oggi, nel mondo del lavoro?

Matteo (Instore Account – Kimberly-Clark): “Adattabilità e visione strategica. Lavoro nel retail marketing, dove ogni giorno ci sono nuove sfide. Una Junior Enterprise ti insegna a pensare come un imprenditore: con pochi mezzi, molte responsabilità e un grande obiettivo. È il miglior allenamento che potessi fare.”

Francesca (Bid & Tender Manager – Amaris Consulting): “Per me, project management e gestione delle scadenze. Nel mio lavoro coordino offerte complesse per clienti globali. Ogni dettaglio conta. La Junior Enterprise mi ha insegnato a lavorare con team diversi, a comunicare in modo efficace e a non perdere mai il focus.”

In che modo questa esperienza ha influenzato le vostre opportunità professionali?

Francesca: “In modo diretto. Durante un evento organizzato dalla Junior Enterprise ho conosciuto il CEO dell’azienda per cui lavoro oggi. È stato un momento determinante. Ma più in generale, è stato il mio background ad avermi dato credibilità durante la selezione: chi ha esperienza reale, anche se extracurricolare, ha sempre una marcia in più.”

Matteo: “Molte aziende vedono le Junior Enterprise come una forma di esperienza lavorativa a tutti gli effetti. Nei colloqui, era spesso la prima cosa su cui si concentravano. Vedere un giovane che ha già gestito un team, un budget, dei clienti… non è scontato. E fa la differenza.”

Qual è stata, finora, la vostra svolta professionale?

Matteo: “Diventare presidente. Non solo per il ruolo, ma per tutto ciò che comportava: gestire persone, prendere decisioni, fallire e ricominciare. È stato il momento in cui ho capito di potermela giocare anche nel mondo vero.”

Francesca: “Per me è stato capire che stavo costruendo una carriera già prima della laurea. Uscire dalla Junior Enterprise è stato difficile, ma anche il segnale che avevo raggiunto la maturità per passare allo step successivo. Oggi lavoro con più consapevolezza, perché so cosa voglio.”

Come descrivereste oggi il mondo del lavoro?

Francesca: “Se sei preparato, è pieno di opportunità. Ma bisogna arrivarci con qualcosa in più. Le aziende cercano persone che sappiano già stare in piedi da sole. Una Junior Enterprise ti mette nella condizione di capire cosa vuol dire lavorare, prima ancora di farlo ufficialmente.”

Matteo: “Il mercato del lavoro non premia solo il talento, ma l’attitudine. Vogliono vedere che sai agire, decidere, risolvere. Avere un’esperienza concreta alle spalle, dove hai già vissuto le dinamiche aziendali, ti mette un passo avanti.”

Che consiglio dareste a chi vuole investire su se stesso durante gli studi?

Francesca: “Entrate in una Junior Enterprise. Non c’è un altro contesto simile che vi permetta di sbagliare, imparare e crescere così tanto in così poco tempo. Non date per scontato il valore di queste esperienze: sono quelle che vi costruiscono come professionisti e come persone.”

Matteo: “Non aspettate che qualcuno vi offra una possibilità: createvela. Buttatevi, prendete responsabilità anche se fanno paura. È solo affrontando il reale che si diventa leader. E non è mai troppo presto per iniziare.”

IL FUTURO INIZIA ORA

Le storie di Matteo e Francesca ci ricordano che il futuro non si costruisce da solo. Serve visione, impegno, e soprattutto la volontà di mettersi in gioco. 

Una Junior Enterprise non è semplicemente un’associazione studentesca: è la prima vera organizzazione che puoi guidare prima ancora di entrare nel mondo del lavoro. È lì che si iniziano a formare i leader di domani.

E tu, sei pronto a diventarlo?

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