Il potere della leadership risoluta e umana


Human touch e valori, il cuore dell’approccio strategico in Bain 


In questa intervista, Pierluigi Serlenga, Managing Partner Italia di  Bain & Company e co-responsabile globale della practice Aerospace,  Defense & Government Services della società di consulenza  strategica, condivide il suo approccio alla leadership e la sua  prospettiva sull’evoluzione del mondo della consulenza strategica,  alla luce della crescente rilevanza della digitalizzazione, delle  politiche sostenibili e della volatilità. 

Quali sono i tratti distintivi del suo approccio di leadership quando si  tratta di prendere decisioni in situazioni complesse e incerte? 

La nostra struttura organizzativa è pensata per garantire una gestione  armoniosa e ben coordinata, favorendo un processo decisionale  efficace e condiviso. In questo contesto, mi capita anche di prendere  decisioni in autonomia, ma cerco sempre di coinvolgere colleghe e  colleghi: credo profondamente nel valore del confronto e nella  ricchezza delle prospettive diverse.  

Definirei il mio stile di leadership come collaborativo ma deciso. So  quando è il momento di ascoltare e condividere, e quando invece è  necessario assumersi la responsabilità di una scelta, soprattutto nei  momenti più complessi. Mi ispiro inoltre ai principi dell’Inspirational  Leadership, che pone al centro l’empatia, l’autenticità e una  comunicazione efficace per motivare e guidare il team. 

Quali sfide ritiene siano più critiche per le società di consulenza oggi,  e come intende affrontarle Bain? 

Il settore della consulenza strategica sta attraversando una fase di  profondo cambiamento, spinta – tra le altre cose – da un’accelerazione  della digitalizzazione, che sta trasformando in modo significativo tutti  i processi, inclusi i nostri. Inoltre, le aziende richiedono sempre più  spesso partner che le affianchino non solo nella definizione della  strategia, ma anche nella sua concreta attuazione. 

Tutto ciò avviene in un contesto globale caratterizzato da shock  sempre più frequenti e intensi. Eppure, in un settore in continua  evoluzione, riteniamo essenziale restare fedeli ai nostri principi  fondanti: un approccio pragmatico, fortemente orientato a risultati  

misurabili e di impatto per i nostri clienti. 

L’intelligenza artificiale e l’automazione stanno rapidamente  trasformando il modo in cui operano molte aziende. In che modo Bain  sta affrontando questa transizione? 

Bain ha integrato l’intelligenza artificiale nei propri processi interni,  ma il suo impegno nella tecnologia risale a diversi anni fa. Già allora,  infatti, abbiamo lanciato Vector, una divisione dedicata ai programmi  di trasformazione digitale.  

Vector riunisce un team globale di professionisti con competenze  tecniche specialistiche, diverse ma complementari rispetto a quelle dei  consulenti tradizionali, con cui collaborano in modo integrato. In  questo modello, i team lavorano fianco a fianco per offrire soluzioni  su misura in base alle esigenze dei clienti e ai loro modelli di  business. Oggi, circa la metà dei progetti gestiti da Bain include una  componente digitale significativa. 

Quali sono, secondo lei, i principali ostacoli da superare per  decarbonizzare il trasporto marittimo entro il 2050, in termini  culturali, tecnologici e industriali? 

Sono orgoglioso del lavoro che stiamo portando avanti in Bain &  Company sulla decarbonizzazione del trasporto marittimo.  Nell’ultimo anno di collaborazione con Eni, Fincantieri e RINA,  abbiamo sviluppato un’analisi approfondita delle dinamiche del  settore e simulato l’evoluzione del fuel mix fino al 2050. Il nostro studio, parte di un più ampio osservatorio congiunto,  conferma che non esiste una soluzione unica: il quadro normativo è in  continua evoluzione e serviranno ingenti investimenti lungo tutta la  filiera. Questo progetto dimostra quanto la collaborazione tra attori  industriali e l’uso di modelli avanzati possano contribuire  concretamente alla transizione del settore.

Quali sono, secondo lei, le qualità imprescindibili per guidare  un’organizzazione globale ad oggi? 

In un contesto caratterizzato da incertezza e cambiamenti rapidi, la  qualità imprescindibile per guidare un’organizzazione è la chiarezza.  La visione di lungo periodo deve essere accompagnata da un  approccio flessibile, che consenta di adattarsi rapidamente ai  cambiamenti del mercato e di prendere decisioni più efficaci nel  momento in cui sono necessarie. Non solo, è imprescindibile investire  sul fattore umano e relazionale: il Covid ha sottolineato la necessità di  costruire un tessuto connettivo sociale all’interno dell’organizzazione.  Lo “human touch” è un fattore determinante: lavorare insieme  consente di apprendere più rapidamente ed in modo più efficace,  favorendo la crescita dell’organizzazione. 

Il messaggio che emerge da questa conversazione con il Dr. Serlenga  è chiaro: leadership non significa imposizione, così come  collaborazione non equivale a deresponsabilizzazione. Essere leader, oggi, significa valorizzare il contributo di ogni membro  del team, costruendo un percorso condiviso verso scelte più  consapevoli, ed assumendosi la responsabilità di decidere, con  fermezza e autonomia, nei momenti più complessi.  

Una sintesi perfetta tra ascolto e risolutezza, che definisce l’essenza  della leadership in Bain & Company.

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