“Dal Politecnico agli Emirati: Niccolò racconta come la consulenza apre il mondo”


Dalle classi di Ingegneria al CEO Office di una realtà internazionale negli Emirati Arabi. La storia di Niccolò Nicotra, fondatore di SCOUT Consulting Club, racconta come un’intuizione tra amici diventa un trampolino per una carriera globale.

In che modo la consulenza strategica può diventare il primo passo verso una carriera internazionale? Lo abbiamo chiesto a Niccolò Nicotra, ex studente del PoliMi e fondatore di SCOUT Consulting Club, oggi manager nel CEO Office di ASPIRE, parte del Gruppo Advanced Technology Research Council (ATRC) ad Abu Dhabi.

Ripercorriamo insieme i suoi inizi, quando tutto è cominciato sui banchi universitari. Niccolò ci riporta a quei primi mesi al PoliMi: “Frequentavo il secondo anno di Ingegneria Gestionale quando, chiacchierando con amici e colleghi, ci siamo resi conto che mancava un vero ponte tra noi studenti e il mondo della consulenza strategica. Il talento c’era, la preparazione tecnica pure, ma ci servivano contatti e strumenti concreti. In pochi conoscevamo davvero il settore o i recruiter, e non eravamo pronti ad affrontare i colloqui in modo efficace. È da lì che è nata l’idea di SCOUT: un club aperto a chiunque volesse iniziare a muovere i primi passi in questo mondo già prima della laurea.
Fin dall’inizio, racconta Niccolò, SCOUT si è basato su tre pilastri: competenza, merito e apertura. “Ammetto che era frustrante vedere tanti studenti eccellenti in difficoltà al momento del salto nel mondo del lavoro, solo perché mancavano di contesto e degli strumenti giusti. Per questo abbiamo scelto un modello inclusivo: iscrizione agli eventi aperta a tutti, con la selezione finale dei partecipanti curata direttamente dai recruiter delle aziende partner. E ha funzionato. Oggi più di 500 studenti partecipano ai nostri eventi ogni anno, e ne sono davvero orgoglioso. Guardando indietro, credo che siano stati due i fattori davvero decisivi per la nascita e il successo del Club: l’approccio imprenditoriale e il valore dell’amicizia. Abbiamo vissuto SCOUT come un laboratorio dove mettere in gioco le nostre idee, insieme.”

Dopo la laurea, il primo passo nella consulenza strategica è stato l’ingresso in Bain. “La consulenza offre stimoli continui: problemi sempre diversi, team che cambiano, clienti nuovi. Non c’è davvero tempo per annoiarsi. È una palestra intensa che allena velocità, resistenza e qualità del lavoro, con colleghi e capi di grande talento che accelerano la crescita, sia personale che professionale. Si lavora il doppio, ma si impara il triplo.”

Tra le lezioni più importanti, Niccolò ricorda il valore di focalizzarsi su ciò che conta davvero e concentrarsi sulle soluzioni, piuttosto che sui problemi. “All’inizio avevo la tipica inclinazione da ‘ingegnere’ [ndr. sorride]: tendevo a concentrarmi sui dettagli, anche quando non erano essenziali. Oggi riesco a individuare più facilmente i nodi chiave su cui lavorare per risolvere velocemente i problemi.”

Dopo l’esperienza in Bain, Niccolò si trasferisce ad Abu Dhabi, dove oggi è manager del CEO Office di ASPIRE, con responsabilità sull’indirizzo strategico dell’azienda. “La consulenza mi ha dato gli strumenti per riuscire in quello che faccio adesso. Il CEO Office è a tutti gli effetti un team di consulenza interno di alto livello. Il CEO è un ex partner Bain ed è stato lui a introdurmi alla realtà di ASPIRE. Qui le soft skill contano tantissimo: organizzazione, comunicazione chiara e standing. Ma alla fine è la mentalità — la can‑do attitude e l’entusiasmo — a fare davvero la differenza.”

Alla domanda sui temi più urgenti nel mondo della strategia e dell’innovazione, Niccolò individua subito un trend chiave: “Il quantum computing, soprattutto in relazione allo sviluppo dell’AI, potrebbe essere il prossimo grande trend. Ma la vera sfida sarà non perdere il valore dell’umano: empatia, capacità di ascolto e sensibilità diventeranno qualità sempre più importanti.”

Ai giovani che vogliono intraprendere una carriera simile alla sua, Niccolò offre tre consigli molto chiari: mantenere un atteggiamento positivo e orientato alle soluzioni, puntare sempre all’eccellenza anche nelle piccole cose, e coltivare l’intelligenza emotiva, imparando a capire le persone e a modulare la comunicazione di conseguenza.

Il percorso di Niccolò, dal PoliMi ad Abu Dhabi, dimostra che la consulenza strategica è più di un semplice lavoro: è un trampolino per chi ha voglia di costruire, sbagliare, crescere. E SCOUT Consulting Club lo dimostra bene: basta un gruppo di studenti mossi da una visione condivisa per cambiare davvero le regole del gioco.

© RIPRODUZIONE RISERVATA