In un settore, quello della nautica, che vale miliardi e che sta accelerando verso l’elettrificazione, un gruppo di giovani ingegneri italiani dimostra che l’innovazione non nasce solo nei laboratori delle grandi aziende, ma anche tra i banchi universitari.
Un catamarano elettrico nato tra i banchi di ingegneria
Immaginate un catamarano elettrico che sfreccia tra le onde del Principato di Monaco, progettato interamente da studenti universitari italiani. Non è fantascienza, ma realtà: è la storia di Elettra UniGe, il team dell’Università degli Studi di Genova che ha conquistato il podio e il premio per la sostenibilità all’ultima edizione della Monaco Energy Boat Challenge.
Un risultato che dimostra come anche in un settore altamente specializzato come la nautica, i giovani possano essere protagonisti attivi e credibili, capaci di confrontarsi con progetti internazionali ambiziosi e di altissimo livello tecnico.
La sfida internazionale della Monaco Energy Boat Challenge
La Monaco Energy Boat Challenge è una competizione organizzata dallo Yacht Club de Monaco, che ogni anno raccoglie università e aziende da tutto il mondo impegnate nella progettazione di imbarcazioni spinte da energie sostenibili. La classe “Energy”, in cui partecipa Elettra UniGe, richiede lo sviluppo di un catamarano completamente elettrico, alimentato da fonti energetiche sostenibili come batterie, idrogeno, aria compressa e altro ancora.
Nel 2025 la manifestazione ha riunito oltre 1.000 studenti, 42 team e 20 nazionalità. Tra questi, il team genovese ha conquistato il secondo posto assoluto nella sua categoria e il prestigioso Eco-Conception Prize, riconoscimento assegnato ai progetti più sostenibili. Il prototipo di Elettra UniGe si è distinto per un design che privilegia il riuso e la manutenzione di componenti esistenti, dimostrando che alte prestazioni e rispetto per l’ambiente possono andare di pari passo.
Un progetto nato all’Università di Genova
Elettra è un progetto nato per volontà del Prof. Federico Silvestro, Delegato del Rettore all’Energia di Ateneo e Vice Direttore del Dipartimento DITEN, con l’obiettivo di coinvolgere gli studenti in una sfida reale e multidisciplinare nel settore della mobilità sostenibile. Proprio da questa iniziativa ha preso vita Elettra APS, un’associazione di promozione sociale riconosciuta dal Terzo Settore e iscritta al RUNTS, che oggi coordina e porta avanti il progetto con spirito di continuità, innovazione e apertura verso il territorio.
Ma il vero successo di Elettra UniGe non si misura solo in premi. È il progetto in sé ad avere valore: una barca completamente elettrica, ideata, progettata e realizzata dagli studenti. Una sfida tecnica complessa che coinvolge tutte le principali discipline dell’ingegneria, dalla fluidodinamica navale all’elettronica di potenza, passando per la meccanica e l’automazione.
«Quello che abbiamo costruito con Elettra non è solo una barca, ma un gruppo affiatato di studenti che ha creduto in un’idea e ha lavorato con determinazione per realizzarla, imparando tantissimo lungo la strada» racconta Marco Gallo, Team Leader di Elettra e presidente di Elettra APS.
Tecnologia e ingegno italiano a bordo
La trasmissione meccanica e il sistema di eliche controrotanti, progettati e realizzati interamente dal team, non sono semplici componenti ma rappresentano il cuore del successo di Elettra UniGe. Ogni dettaglio, dal motore elettrico all’inverter di controllo, è stato ottimizzato per trasformare la potenza elettrica in spinta sull’acqua nel modo più efficiente possibile. La batteria, disegnata su misura e integrata con il sistema di propulsione, garantisce prestazioni costanti anche sotto sforzo.
Il risultato? Elettra UniGe ha conquistato lo Speed Record, diventando la barca più veloce di sempre nella sua categoria: ben 27 nodi! Un traguardo che premia mesi di simulazioni, test e notti trascorse in laboratorio a perfezionare ogni singolo componente.
Ma dietro questa vittoria c’è molto di più: un team multidisciplinare, formato da studenti di ingegneria navale, elettrica, meccanica ed elettronica, che ha saputo unire creatività e metodo ingegneristico, imparando a lavorare per obiettivi condivisi. Comunicazione, gestione del tempo e capacità di risolvere problemi complessi sono competenze che si affinano solo sul campo, e che hanno trasformato un’idea in un prototipo competitivo. Un’esperienza che ha fatto crescere gli studenti non solo come ingegneri, ma anche come professionisti, insegnando loro a collaborare e a prendere decisioni sotto pressione.
Ma la struttura del team non si basa esclusivamente su studenti di facoltà scientifiche. Elettra UniGe mira, infatti, ad ampliare il proprio organico aprendosi anche a studenti di numerosi altri corsi di laurea dell’Università di Genova, come Economia, Scienze della Comunicazione e non solo. L’obiettivo è quello di creare un ambiente sempre più dinamico e multidisciplinare, che permetta ai membri di confrontarsi con prospettive diverse e arricchire così il proprio bagaglio culturale ed esperienziale.
Crescere tra sfide tecniche e sfide personali
Ogni gara non è solo una corsa contro gli altri, ma anche contro i propri limiti. La pressione dei tempi stretti, la necessità di adattarsi agli imprevisti e il confronto costante con i migliori team internazionali rappresentano un acceleratore di crescita unico per chi, come il gruppo Elettra, ha scelto di mettersi davvero alla prova.
Partecipare alla Monaco Energy Boat Challenge significa anche entrare in contatto con aziende, ricercatori e innovatori da tutto il mondo. È un’esperienza che arricchisce e apre strade: molti ex membri del team oggi lavorano nel settore marittimo o in ambiti legati all’energia e alla sostenibilità; altri hanno intrapreso dottorati o iniziative imprenditoriali.
Quello che resta, per tutti, è la consapevolezza di aver fatto parte di qualcosa di concreto e significativo: un progetto nato tra le aule universitarie e cresciuto sull’acqua, tra strumenti, progettazione, notti in laboratorio e giornate di test in mare. Un’esperienza che ci ha spinto a metterci in gioco ogni giorno, a uscire dalla teoria per confrontarci con problemi reali e a trovare soluzioni sotto pressione. Un percorso che ci ha fatto crescere come ingegneri e come persone, insegnandoci il valore del lavoro di squadra e la capacità di trasformare ogni errore in un’occasione di miglioramento.
Guardando al futuro
Per il team genovese, la Monaco Energy Boat Challenge è solo l’inizio: l’obiettivo è continuare a innovare, formando una nuova generazione di ingegneri capaci di guidare la transizione elettrica nella nautica. Perché, come dimostra Elettra, anche tra le onde l’energia del futuro parla italiano.