Investire nelle cripto non è mai stato così semplice: si apre un’exchange come Binance o Coinbase Exchange, ci si registra in pochi minuti e il gioco è fatto.
“Ma cosa sono nel concreto?” “E soprattutto, quando decido di vendere la moneta, sono soggetto o no ad una tassazione?”
Le cripto sono degli asset finanziari ad alto rischio basati sulla blockchain. Dal 2009 ad oggi la fama di queste monete è spopolata, diventando uno trai temi caldi della finanza moderna. A dimostrarlo sono i numeri, che riportano una crescita del 380% negli ultimi 6 anni, piazzandone il market cup a 2.31 trilioni di dollari. Con un mercato del genere ad alta volatilità e grande crescita, la speculazione bussa alla porta e tutti vogliono farne parte. È necessario sapere, però, che le cripto sono una sfera della finanza altamente regolamentata, specie dal punto di vista fiscale
Foto presa da https://taxfoundation.org/data/all/eu/capital-gains-tax-rates-in-europe-2024/ |
Normative Europee: ci devo pagare le Tasse?
Con le normative riguardanti le attività cripto in arrivo con il regolamento MiCA qui in Europa, gli Stati devono trovarsi pronti. Infatti hanno già provveduto a fornire una base dalla quale partire, riccorrendo a fattispecie sul capital gain, ovvero sulle plusvalenze conseguite in seguito allo scambio o alla vendita dei cripto asset. Le regolamentazioni variano da Stato a Stato in base all’approccio più o meno progressista verso il mondo cripto. In particolare troviamo in testa alla classifica europea Malta, Germania e Portogallo che si classificano non solo come le prime in Europa ma anche tra i top 20 Paradisi cripto al mondo.
Come fanalino di coda invece emergono Danimarca e Italia entrambe con un regime del 42% e il divieto, in Danimarca, alle banche come Saco di investire direttamente in Cripto In Italia, invece, continuano ad essere favoriti i piccoli investitori permettendone un’esenzione totale se le plusvalenze annue non superano i 2000€. In conclusione le strade percorse dai vari Stati sono diverse e a volte contrastanti in base alle proprie ideologie e principi. Il settore è ancora in continua evoluzione e la situazione attuale non è che l’inizio. Ci sarà da aspettarsi ancora grandi cambiamenti normativi in modo da rendere chiaro e trasparente il mondo cripto ed evitare problematiche future.