DIECI ANNI DI JEBV: Crescere insieme per costruire il futuro


Nel 2015, durante una camminata in montagna, due studenti dell’Università di Verona – Francesco Marchiori e Michele Degani – immaginavano un’università più viva, più concreta e, soprattutto, più vicina al mondo del lavoro. Non immaginavano, però, che da quella conversazione, nata dall’amicizia e dall’ambizione, potesse prendere vita una delle realtà giovanili più attive nel panorama veronese: JEBV – Junior Enterprise Business Verona.

Tutto è cominciato esattamente dieci anni fa, con un gruppo di amici uniti da un sogno: creare uno spazio in cui gli studenti potessero avvicinarsi al mondo del lavoro non solo studiandolo, bensì vivendolo in prima persona. Una visione semplice, ma potente: costruire un’associazione che facesse crescere le persone prima ancora dei progetti.

A dieci anni di distanza, JEBV non è più solo un’idea: è una realtà viva, pulsante, capace di connettere studenti in un ambiente dinamico, strutturato e orientato all’innovazione e al progresso. Un traguardo che non è solo una ricorrenza, ma un’occasione per fermarsi un momento e celebrare la dedizione e l’impronta lasciata da tutte le persone che ne hanno fatto parte.

Le origini: tra visione e difficoltà

Fondare una Junior Enterprise a Verona non è stato semplice. Alle spalle c’era un tentativo fallito, pochi sostenitori, nessuna garanzia. Eppure, la convinzione che “dove manca qualcosa, si può costruire” ha guidato i primi fondatori, che insieme hanno formato un nucleo forte, tenace e visionario ed è proprio con questi tre aggettivi che sono stati superati gli ostacoli iniziali: dalla prima campagna di recruitment alla transizione a Junior Initiative, ogni tappa ha rafforzato sempre di più la struttura dell’associazione definendone i valori portanti – crescita personale, innovazione e trasparenza.

JEBV, come ogni Junior Enterprise, si è distinta fin da subito per la sua identità unica rispetto alle altre associazioni universitarie ossia come un’organizzazione non-profit, la quale reinveste i propri proventi nella formazione e sviluppo degli associati. Ma, soprattutto, uno spazio in cui le diversità – di provenienza, di percorso e di pensiero – non solo sono accolte, ma diventano a tutti gli effetti una risorsa.

Verso il futuro: la forza del gruppo

Dieci anni sono un traguardo, sì, ma anche un bivio. Al centro di JEBV c’è un modello formativo diverso: imparare facendo, sperimentare, sbagliare e ricominciare. I progetti reali, le formazioni continue, il confronto costante con il mondo esterno costituiscono un ponte concreto tra università e impresa.

Ma la vera forza è altrove ossia credere veramente che l’unione faccia la differenza. Ad oggi, infatti, JEBV conta una community di oltre 200 alumni attivi in contesti aziendali e imprenditoriali in Italia e all’estero: un network che continua a crescere, a supportarsi e a ispirarsi. Perché l’essere Junior Entrepreneur non finisce con il conseguimento di una laurea: lascia un segno, e spesso accompagna una vita intera. 

Essere parte di JEBV non è solo una scelta professionale, ma è anche culturale. È un modo per riscrivere l’identità dello studente universitario contemporaneo: non più spettatore del proprio percorso, ma protagonista. In questo senso, le Junior Enterprise sono come opere d’arte collettive, le quali prendono forma giorno dopo giorno grazie al contributo di ogni singolo associato.

Sono cultura del fare, del mettersi in gioco, di assumersi le proprie responsabilità.

In un’epoca in cui alle nuove generazioni si chiede di “essere il cambiamento”, JEBV dimostra che è possibile esserlo davvero. Dieci anni non sono un punto d’arrivo, ma un nuovo inizio. Fatto di consapevolezze, connessioni e sogni condivisi.

Perché una Junior Enterprise non è fatta solo di progetti, ma di persone che scelgono, ogni giorno, di crescere insieme.

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