Il primo passo: un confine sottile tra sogno e realtà 


Ogni storia di successo inizia con un primo passo, un atto coraggioso che per quanto insicuro ed esitante, può sconvolgere le nostre vite e, talvolta, stravolgerle per sempre. Chi di noi non ha mai avuto paura di lanciarsi in qualche nuova esperienza uscendo dalla propria zona di comfort? Cosa ci ha fatto tirare indietro? La paura di fallire? Il timore del giudizio altrui? Una scarsa autostima? I fattori sono molteplici, ma una cosa è certa: i sogni non si avverano da soli. È l’azione a farli nascere e tutto comincia con il primo passo: l’abbandono della nostra zona di comfort. 

È il distaccarsi dal nostro nido che ci fa crescere, ci cambia, ci trasforma e ci fa evolvere verso una nuova versione di noi stessi. La vita si compone di tanti piccoli primi passi, alcuni più impattanti di altri, ma tutti determinanti nel plasmare la nostra identità. Sono le esperienze che scegliamo di vivere o quelle a cui rinunciamo, sono le decisioni che prendiamo ogni giorno o che rimandiamo a determinare non solo chi siamo, ma anche chi diventeremo. 

La paura dell’ignoto è intrinseca nella natura dell’essere umano e si origina dalla combinazione di avversione al rischio e di attaccamento ad uno status quo che ci fa sentire protetti. È proprio dal contrasto tra queste opposte pulsioni che scaturisce la difficoltà che caratterizza tutti i primi passi. 

Tuttavia, come ci ricorda l’Ulisse dantesco, è il desiderio insopprimibile di scoprire l’ignoto che costituisce l’essenza stessa dell’Uomo: “Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza”. 

Risulta dunque fondamentale riuscire a trovare il coraggio di compiere un passo, seppur piccolo, verso la costruzione di un’ autonomia personale che ci renda sicuri anche quando lontani dalla nostra zona di comfort, qualunque essa sia. 

Talvolta però, l’esitazione nasce dalla consapevolezza che le conseguenze di quel primo passo si ripercuoterebbero non solo su noi stessi, ma anche su chi ci circonda. Avvertiamo il peso delle nostre scelte come un fardello e, per timore di sbagliare, finiamo per mettere da parte le nostre idee, rinunciando così alle ambizioni che ci animano. 

Dovremmo invece riflettere, analizzare gli ostacoli che si presentano e che tanto ci spaventano per scoprire come superarli. Anche saper attendere il momento giusto per agire richiede coraggio. 

A tale proposito riporto un esempio reale e significativo di chi questo coraggio l’ha effettivamente trovato. 

Pochi giorni fa, per comprendere meglio il mondo dell’imprenditoria dove le idee si concretizzano in prodotti o servizi che influenzeranno la vita di una moltitudine di persone, ho intervistato Frank Rouault, fondatore di “Practical Learning”, una società di consulenza con sede a Parigi che dal 1999 supporta le imprese in contesti nazionali ed internazionali. 

Rouault, fin da ragazzo, sognava di creare un’azienda tutta sua, ma gli ci sono voluti vent’anni per individuare quale fosse, tra le molte che aveva, l’idea vincente e compiere il decisivo primo passo. Questa testimonianza fa riflettere su come talvolta sia necessario prendersi del tempo per analizzare in profondità le proprie opzioni prima di passare all’azione.

Rouault sostiene quanto sia necessario credere in sé stessi e nella validità dei propri progetti per poter superare qualsiasi ostacolo, instaurare rapporti di stima e fiducia con i propri collaboratori e giungere al successo. L’imprenditore sottolinea inoltre l’importanza di una formazione aggiornata e continua per rimanere al passo con i tempi, soprattutto in un’era in cui i cambiamenti radicali sono all’ordine del giorno. 

La carriera di Rouault, seppur brillante, non è stata priva di ostacoli: poco dopo aver fondato la sua azienda, ha dovuto affrontare un grave problema di salute che lo ha costretto a ripartire quasi da zero. La sua storia è quindi un esempio di resilienza e determinazione: due qualità che si sviluppano nel momento in cui si passa all’azione con delle idee chiare in cui si crede fermamente. 

La fiducia in sé stessi e nella fattibilità dei propri obiettivi, costituisce un elemento chiave nell’abbandono della zona di comfort, qualunque sia il primo passo che ci si accinge ad affrontare. Per prendere decisioni consapevoli è necessario riflettere a fondo sulla propria identità e sugli obiettivi che si vogliono perseguire. 

In ognuno di noi vive un audace Ulisse in attesa di essere risvegliato: una guida interiore pronta a condurci oltre le nostre personali colonne d’Ercole verso il mare aperto delle possibilità.

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