Le associazioni studentesche: un labirinto di opportunità


In un mondo in continua evoluzione, dove si fa gara ad acquisire competenze e la laurea è
alla portata di tutti, le associazioni studentesche offrono la chiave per aprire la porta del
mercato del lavoro. Viene, quindi, spontaneo chiedersi come si fa ad aprire questa porta e,
ancora prima, dove trovare la chiave.

Immaginate un labirinto illuminato da mille luci, dove ogni corridoio risuona di voci e idee.
Qui, nel cuore pulsante dell’università, si celano le associazioni studentesche, un mondo di
opportunità che vanno sapute cogliere.
Secondo AlmaLaurea, i laureati di primo livello impiegano 5,4 mesi per inserirsi nel mondo
del lavoro, invece quelli di secondo livello 7,7 mesi. Perché non ridurre questi tempi
entrando in contatto con aziende e professionisti già durante il percorso universitario?
È questa la domanda che mi ha spinta, il primo mese di università, a cercare su google
“cos’è un’associazione studentesca?”
Per definizione le associazioni studentesche sono delle organizzazioni no profit composte
da studenti e possono essere di diverse categorie come ad esempio associazioni sportive,
professionali, culturali ecc. Tra quest’ultime si collocano le Junior Enterprise, realtà no
profit, gestite interamente da studenti universitari con lo scopo di avvicinarsi al mondo
del lavoro tramite progetti, eventi e formazioni.

La collaborazione con aziende, istituzioni e università dà vita a un labirinto di
opportunità.
Infatti, una volta entrati in una Junior Enterprise i percorsi che si possono intraprendere sono
molteplici: dall’ambito commerciale e legale alle risorse umane, dal marketing
all’organizzazione di eventi. Tutti questi percorsi fanno nascere vicoli e strade che portano
l’associato a sviluppare competenze trasversali come lavoro di squadra, gestione del
tempo, capacità relazionali e comunicative, leadership e tante altre, facendo così
emergere i leader del futuro.

Come si fa, quindi, a percorrere questo labirinto?


Si percorre togliendosi addosso il timore di bussare a più porte, di esplorare nuovi corridoi.
Sperimentare per conoscersi e conoscere è il modo che si ha per assaporare questa
esperienza, indipendentemente dalla tipologia di associazione a cui si appartiene o si vuole
far parte.
L’unico modo che si ha per comprendere quale sia la propria chiave è andare di fronte alla
porta e provare tutto il mazzo, tutti gli strumenti che ci sono concessi.
Nel caso delle associazioni, gli strumenti possono essere i progetti in collaborazione con
realtà del territorio per mettere in pratica le competenze che si acquisiscono tra i libri, o
ancora la partecipazione ad eventi e iniziative entrando in contatto con imprenditori e
professionisti.
Non solo competenze ma anche persone. Le associazioni sono un luogo di incontro, di
scambio e di creazione di nuovi legami. Ogni porta che aprite, ogni corridoio che
percorrete, vi mette in contatto con nuove persone, nuovi professionisti e nuove opportunità.
Il networking è una delle chiavi più preziose che potrete trovare qui dentro e che porterete
con voi fuori.

Quali sono gli ostacoli?
Come in ogni labirinto anche qui c’è il rischio di perdersi lasciandosi trasportare
dall’entusiasmo. C’è il rischio di fare troppo pensando che si stia facendo troppo poco, di
voler partecipare a ogni iniziativa, ogni evento, ogni progetto. C’è il rischio di perdere se
stessi cercando di inseguire tutte le opportunità che si hanno di fronte.
C’è il rischio di lasciare qualche esame indietro cercando di fare qualche passo avanti, verso
il proprio futuro. C’è il rischio di perdersi, anche se io lo definirei fortuna perché quando ci si
perde vuol dire che si è più vicini all’uscita.
E come ogni labirinto anche nelle associazioni arriva la fine. La fine della vita associativa,
però, non rappresenta la fine di un percorso ma l’inizio di una nuova avventura.

E se vi dicessi che accelerare la vostra carriera, grazie alle associazioni, è possibile?
Che anch’io, come voi, ho iniziato con una semplice domanda “cos’è un’associazione
studentesca e come posso farci parte?”
Ho provato di tutto: risorse umane, comunicazione, marketing, affari pubblici, eventi, e alla
fine, ho trovato la mia strada.
Le associazioni studentesche sono un viaggio di scoperta, un percorso che porta a
conoscere voi stessi e il mondo che vi circonda. Non abbiate fretta di trovare l’uscita,
godetevi ogni passo, ogni incontro, ogni sfida.
Le associazioni mi hanno insegnato che a contare non è la meta ma il viaggio e posso
dirvi che questo è stato il viaggio più bello della mia vita.
Se siete arrivati fin qui è perché siete pronti per mettervi in gioco, perciò non aspettate che
le opportunità vi trovino siate voi a crearle.

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