L’evoluzione digitale ha avuto un impatto fondamentale sullo sviluppo della società odierna, travolgendo le macroaree della vita quotidiana e in particolare la sfera lavorativa. Lo sviluppo dell’intelligenza artificiale porta a una facilitazione dei processi operativi e decisionali, rappresentando un’attrattiva per le aziende e i suoi collaboratori, alimentando al contempo timori per una possibile perdita di forza lavoro umana.
Si tratta di un argomento ampiamente dibattuto, senza considerare che le soft skills risultano difficilmente sostituibili dall’IA, configurandosi come elementi fondamentali per il progresso tecnologico e per il futuro mondo del lavoro.
Competenze trasversali e hard skills
Se prima le hard skills ricoprivano un ruolo rilevante, adesso le competenze trasversali assumono maggiore importanza: tramite un sondaggio condotto dalla Wiley Workplace Intelligence, l’80% degli intervistati ritiene che queste ultime siano fondamentali con l’avanzare dell’AI e nel contesto lavorativo odierno, sempre più dinamico e in rapida trasformazione.
Le competenze soft, infatti, racchiudono le caratteristiche umano-strategiche che si completano con quelle tecniche: un profilo che fa la differenza in un ambiente lavorativo è costituito da un equilibrio ideale, dove il background di vita dell’individuo (educazione, esperienze di vita e ambiente di crescita) va di pari passo alle sue competenze professionali. Questo rappresenta un vantaggio evidente all’interno del mercato del lavoro, soprattutto se tra le competenze trasversali sono presenti quelle maggiormente ricercate.
Le soft skills che fanno la differenza
Secondo il Future of Jobs Report 2025 del World Economic Forum, i datori di lavoro prevedono un cambiamento del 39% delle core skills entro il 2030; questo fenomeno è dovuto alla rapida crescita tecnologica, includendo nuovi strumenti digitali, lo sviluppo di machine learning e l’intelligenza artificiale.
Tra le competenze di punta e difficilmente sostituibili sono presenti l’empatia, l’ascolto attivo e la creatività, essenziali per lavorare all’interno di un team, facilitare la comunicazione e risolvere problematiche in momenti di forte pressione, aumentando le probabilità di successo dei progetti. Altre skills di rilevanza sono il self-learning e la flessibilità, fondamentali per sviluppare un proprio bagaglio di competenze tecniche, utili ad affrontare le sfide future, e restare al passo con l’evoluzione tecnologica.
Persone e IA: un nuovo modello
La cooperazione tra lavoratori e intelligenza artificiale è già realtà in uno spettro di settori sempre più ampio: tra quelli coinvolti, si evidenzia il manufatturiero, dove le fabbriche possono agire sulla manutenzione predittiva, riscontrando le problematiche dei macchinari con anticipo grazie alle nuove tecnologie. Dall’altro lato, sono richieste figure che siano in grado di interpretare e agire in modo strategico, implementando l’apprendimento dei nuovi strumenti con la propria esperienza lavorativa.
Un altro settore particolarmente coinvolto è la medicina: attraverso l’intelligenza artificiale, i medici possono usufruire di un supporto nelle decisioni cliniche, con analisi avanzate di cartelle sanitarie e immagini diagnostiche, individuando anomalie invisibili ad occhio nudo. In questo caso, si lascia spazio alla relazione, all’empatia e alla valutazione umana consapevole.
Altri campi rappresentativi sono il turismo, la pubblica amministrazione e i trasporti, con l’obiettivo di ottimizzare i flussi. Secondo il World Economic Forum, le professioni del futuro vedranno quindi l’automatizzazione dei processi ripetitivi e analitici, mentre il vantaggio umano risiederà in caratteristiche come il pensiero critico, l’empatia e l’adattabilità.
IA e lavoro
Complici i progressi e la sua velocità di sviluppo, l’intelligenza artificiale supporta nuove opportunità e la nascita di figure chiave, come il Prompt Engineer o il Machine Learning Specialist, senza sostituirsi a quelle tradizionali, chiamate ad evolversi.
In questo scenario di evoluzione digitale, il vero vantaggio sarà rappresentato da chi riuscirà ad utilizzare la tecnologia valorizzando le proprie competenze trasversali, trasformando le nuove sfide in possibilità e diventando parte attiva del cambiamento.