WDA: Il Venture Builder Italiano che Ridefinisce l’Ecosistema delle Start-up


Innovare non significa solo creare qualcosa di nuovo, ma saper costruire un sistema che valorizzi le idee, offrendo alle start-up strumenti concreti per affrontare le sfide del mercato. Questo è il cuore della visione di Roberto Macina, fondatore di WDA, un venture builder italiano che sta ridefinendo il concetto di incubazione. Grazie a un approccio unico e collaborazioni strategiche, WDA si propone di trasformare l’ecosistema delle start-up in Italia, puntando su un modello che combina innovazione, operatività e sostenibilità finanziaria.

Da Incubatore a Venture Builder: L’Unicità di WDA

WDA nasce con l’obiettivo di andare oltre l’idea tradizionale di incubatore. Invece di limitarsi a fornire spazi fisici e programmi di mentorship, WDA interviene direttamente nel processo di costruzione delle start-up, affiancandole nella definizione e implementazione del modello di business. Roberto Macina spiega così la filosofia del progetto: “Volevamo fare di più che offrire una scrivania e qualche consiglio. Ci siamo chiesti: come possiamo diventare parte attiva nel successo delle start-up? La risposta è stata chiara: fornire competenze concrete e un approccio strategico per costruire business scalabili.”

L’idea di WDA come venture builder ha permesso di creare un ecosistema collaborativo che favorisce la crescita delle imprese nascenti. Tuttavia, il percorso non è stato privo di ostacoli. Uno dei principali limiti iniziali era l’assenza di un fondo dedicato. “Il nostro modello iniziale era zoppo. Abbiamo visto tante idee promettenti arenarsi per mancanza di accesso ai fondi. Questo ci ha spinti a ripensare la nostra struttura,” riflette Macina.

Il Modello Dual Entity: Un Salto di Qualità

Per rispondere alle esigenze delle start-up, WDA ha introdotto il modello dual entity, che prevede un fondo di investimento strettamente legato al venture builder. Questa soluzione, ispirata ai mercati internazionali, consente di finanziare direttamente le start-up sviluppate internamente, superando i limiti finanziari che avevano caratterizzato la fase iniziale del progetto. “Con il modello dual entity, abbiamo la possibilità di sostenere direttamente le start-up che sviluppiamo, evitando di perdere opportunità per mancanza di risorse,” afferma Macina.

Il nuovo modello non solo ha migliorato l’efficacia di WDA, ma ha anche posto le basi per una maggiore scalabilità e sostenibilità nel lungo termine. “Siamo passati da un modello zoppo, in cui molte idee restavano sulla carta, a una struttura che ci permette di dare concretezza alle ambizioni delle start-up,” sottolinea Macina. Questo cambiamento ha portato WDA a ottenere risultati significativi e a posizionarsi come un punto di riferimento per l’innovazione in Italia.

La Collaborazione con CPR: Innovazione Tangibile

Un elemento chiave nella storia di WDA è rappresentato dalla partnership con CPR, una corporate che ha scelto di collaborare con il venture builder per integrare l’innovazione nel proprio ecosistema. A differenza di molte grandi aziende che vedono l’open innovation come una semplice strategia di marketing, CPR ha deciso di affidare a WDA la gestione operativa delle start-up. “Con CPR abbiamo trovato un partner che non cerca solo visibilità. Ci hanno affidato il compito di selezionare e sviluppare start-up che possano diventare veri fornitori,” spiega Macina.

Il modello, ispirato a quello di Enel, prevede che solo le start-up capaci di offrire soluzioni concrete vengano integrate nell’ecosistema aziendale. Questa strategia garantisce benefici reciproci: le start-up ottengono accesso a un cliente importante, mentre CPR acquisisce fornitori innovativi che rafforzano la sua competitività. “Non volevamo replicare il classico programma di open innovation, dove gli obiettivi delle corporate e delle start-up non coincidono. Con CPR c’è una visione condivisa: creare valore reale per entrambe le parti,” aggiunge Macina.

Il Progetto Futura: Un Ponte verso il Mercato

Nel contesto di un ecosistema imprenditoriale in continua evoluzione, il progetto Futura si pone come un pilastro fondamentale della strategia di WDA. Ideato per facilitare l’accesso ai finanziamenti, Futura mira a creare un collegamento diretto tra le start-up e i fondi d’investimento, eliminando le barriere burocratiche e operative. “Futura nasce per superare i limiti strutturali del mercato italiano e offrire alle start-up un ecosistema favorevole alla crescita,” spiega Macina.

Futura non si limita a fornire accesso ai capitali, ma propone anche una piattaforma educativa per giovani imprenditori. Attraverso workshop, demo day internazionali e un’accademia dedicata, il progetto prepara i fondatori ad affrontare il mercato globale. “Le start-up non hanno bisogno solo di soldi, ma di clienti. Per questo vogliamo costruire un ponte tra innovazione e mercato, creando un ecosistema che favorisca la collaborazione tra imprese e investitori,” sottolinea Macina.

Le Sfide dell’Ecosistema Italiano

Nonostante i progressi, il contesto italiano rimane sfidante per le start-up. “A livello tecnologico, l’Italia non ha nulla da invidiare agli altri paesi, ma manca quella sicurezza che serve per presentarsi sul mercato globale,” osserva Macina. Questo limite si riflette anche negli investitori, che tendono a essere più prudenti rispetto ai loro omologhi internazionali. “Molti venture capital italiani preferiscono investire solo in start-up che hanno già validato il modello di business e mostrano fatturati consolidati. Questo riduce la capacità di sostenere idee innovative ad alto rischio,” aggiunge.

Tuttavia, con il progetto Futura e la collaborazione con CPR, WDA sta cercando di cambiare questa mentalità, promuovendo un ecosistema più aperto e dinamico. “Il nostro obiettivo non è solo creare business di successo, ma cambiare il paradigma del venture building in Italia,” conclude Macina.

Un Modello per il Futuro

WDA non è solo un venture builder, ma un catalizzatore di innovazione e cambiamento. Con una visione audace e il progetto Futura, Roberto Macina sta dimostrando che l’Italia può essere protagonista nell’ecosistema globale delle start-up. “Crediamo che l’innovazione debba essere accessibile a tutti e che le idee abbiano bisogno di un ecosistema solido per prosperare. Con WDA e Futura, vogliamo dimostrare che è possibile trasformare le ambizioni in realtà,” afferma Macina.

Il successo di WDA rappresenta un esempio di come un approccio innovativo e collaborativo possa ridefinire le regole del gioco, offrendo alle giovani generazioni di imprenditori una piattaforma solida su cui costruire il futuro.

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