Quando l’intelligenza del pensiero incontra il mercato, la conoscenza si fa impresa.
Da questo incontro prende forma l’Italian Master Startup Award (IMSA), il riconoscimento nazionale che valorizza le startup nate in ambito universitario per i loro risultati concreti sul mercato.
Giunto alla sua 19ª edizione, promosso da PNICube — l’Associazione nazionale che collega università, incubatori accademici e competizioni Start Cup — e organizzato in collaborazione con I3P, l’Incubatore di Imprese Innovative del Politecnico di Torino, IMSA è oggi l’osservatorio privilegiato sull’Italia che innova a partire dai suoi laboratori.
L’edizione 2025, ospitata a Torino durante l’Italian Tech Week, ha riunito 18 startup finaliste provenienti da università e centri di ricerca pubblica. Realtà che raccontano un Paese capace di tradurre la conoscenza in progresso industriale, con progetti che spaziano dalla biomedicina all’energia, dall’intelligenza artificiale alla sostenibilità dei processi produttivi. Sistemi medici minimamente invasivi, terapie contro batteri resistenti, soluzioni per ridurre le emissioni di CO₂, piattaforme AI per l’apprendimento, sensori che leggono la linfa delle piante, dispositivi industriali ad alte prestazioni: un mosaico che disegna un’Italia che non rincorre il futuro, ma lo progetta.
IMSA è più di un premio: è un acceleratore culturale che dimostra come la collaborazione fra accademia e impresa sia oggi il motore della competitività. Cofinanziato dalla Regione Piemonte e sostenuto da MiMIT, Ambasciata di Francia, Invitalia, OSIF, EIT Digital, Business France, Institut français, GammaDonna e Social Innovation Monitor, l’evento unisce ricerca, industria e investitori in una piattaforma che forma, connette e riconosce. Un ecosistema che valorizza la ricerca applicata e crea opportunità per i talenti che scelgono di costruire, non solo di pensare.
A vincere l’edizione 2025 è AdapTronics, startup deep-tech fondata nel 2022 come spin-off dell’Università di Bologna. Il suo lavoro parte da una domanda semplice e visionaria: può un robot sentire ciò che tocca?
La risposta è una tecnologia elettroadesiva a film sottile che consente alle macchine di afferrare e manipolare oggetti con una sensibilità mai raggiunta prima.
Il sistema, leggero, versatile e a bassissimo consumo energetico, non richiede magneti né compressori. È plug & play e integra sensori, basati sull’AI, che forniscono feedback in tempo reale su forza e prossimità. Una soluzione che apre nuove frontiere nell’automazione industriale, nella logistica, nell’agricoltura di precisione e persino nello spazio, dove può essere impiegata per la manutenzione satellitare o per catturare detriti orbitali.
AdapTronics è l’immagine più chiara di una ricerca che diventa impresa senza perdere rigore scientifico; la prova di come la conoscenza, se accompagnata da visione e metodo, possa generare impatto industriale e crescita.
Oltre alla vincitrice assoluta, IMSA 2025 ha riconosciuto l’eccellenza di altre realtà nate dall’università.
La Menzione Speciale Invitalia è andata a Probiomics, BioLT e Fideliomed, per il contributo all’innovazione in ambito biomedico e diagnostico.
Il Premio EIT Digital è stato assegnato alla startup torinese Clearbox AI, esempio di intelligenza artificiale etica e data-driven.
Dietro le singole storie si intravede un modello comune: un sistema in cui università, enti di ricerca e corporate collaborano per trasformare idee in soluzioni, startup in imprese e ricercatori in imprenditori.
PNICube, con le sue 58 realtà associate, ha costruito una rete nazionale che rende scalabile ciò che per anni è rimasto frammentario: il trasferimento tecnologico. I3P, dal canto suo, dal 1999 ha supportato oltre 375 startup innovative, fornendo consulenza strategica, mentoring e accesso a investitori.
Insieme, rappresentano una filiera dell’innovazione che salda teoria e pratica, radicando l’imprenditorialità nella ricerca e la ricerca nella realtà industriale.
IMSA racconta un’Italia che ha smesso di considerare la ricerca un esercizio teorico e l’ha resa una strategia industriale. Ogni edizione costruisce un ponte più solido tra chi genera conoscenza e chi genera crescita. È un movimento circolare: la ricerca alimenta le imprese, le imprese alimentano la ricerca, e insieme formano i talenti che guideranno la prossima trasformazione.