Build Your Future naviga nel tema della Blue Economy alla Mostra del Cinema di Venezia


Il futuro appartiene a chi ha il coraggio di immaginarlo e dispone degli strumenti per realizzarlo. In un’epoca segnata da trasformazioni rapide e profonde, la formazione non può più limitarsi alla trasmissione di conoscenze: deve diventare esperienza, dialogo e costruzione di competenze concrete. Con questo spirito Build Your Future, il programma di Intesa Sanpaolo, ha fatto tappa a Venezia nella cornice dell’82ª Mostra del Cinema, accendendo i riflettori su un tema cruciale per il Bel Paese: la Blue Economy. Un tema che, affrontato proprio nella laguna, cuore fragile e prezioso del Mediterraneo, ha trovato un contesto simbolico e tangibile per parlare di mare, sostenibilità e futuro.

Il mondo del lavoro cambia: le imprese guardano ai mercati locali e globali con nuove prospettive, mentre intelligenza artificiale e tecnologie digitali ridefiniscono modelli e scenari. Per le nuove generazioni, chiamate a costruire il domani, diventa imprescindibile un approccio culturale che unisca visione, responsabilità e spirito d’impresa.

A guidare la riflessione Elisa Zambito Marsala, Responsabile Education Ecosystem and Global Value Programs di Intesa Sanpaolo, che ha rimarcato con chiarezza l’impegno della banca: accompagnare i giovani nella comprensione delle trasformazioni globali e sostenerli nello sviluppo delle competenze indispensabili per affrontare un mondo in continua evoluzione; la Blue Economy, ha ricordato, rappresenta uno dei settori emergenti più promettenti per l’Italia e richiede una collaborazione sinergica tra istituzioni, università e imprese per creare ecosistemi virtuosi capaci di generare opportunità concrete. 

L’evento, organizzato insieme a Regione Veneto, Ministero dell’Università e della Ricerca, Università Ca’ Foscari, IUAV, Bocconi e One Ocean Foundation, ha dato vita a un dibattito articolato su alcuni temi chiave: il ruolo del Veneto come protagonista della Blue Economy; la laguna di Venezia come laboratorio di sostenibilità e patrimonio da preservare; le connessioni tra cultura, ambiente e territorio come leve di crescita per i giovani. 

Le voci di accademici, professionisti e istituzioni — tra cui Cristiano Corazzari (Regione Veneto), Andrea Catizone (MUR), Francesca Nieddu (Intesa Sanpaolo), Jan Pachner (One Ocean Foundation), Claudio Brenna (Bocconi), Piercarlo Romagnoni e Massimiliano Scarpa (IUAV), e Laura Cortellazzo (Ca’ Foscari) — hanno offerto prospettive diverse ma convergenti, mettendo in luce come la formazione e la ricerca possano dialogare con il mondo produttivo per costruire un futuro più consapevole e inclusivo.

La sinergia tra ricerca accademica e mondo dell’impresa è emersa anche dalle voci degli studenti, coinvolti come interlocutori diretti grazie a Siamo Jedi, la piattaforma di informazione e orientamento alla transizione digitale, al lavoro e all’impresa innovativa, promossa da Nuvolaverde in collaborazione con Intesa Sanpaolo.

Attraverso il loro contributo, il confronto si è arricchito di nuove prospettive, con domande mirate sui grandi temi del presente e del futuro: dalla centralità della Blue Economy per le professioni emergenti al ruolo delle competenze trasversali, fino alla responsabilità della loro generazione nella tutela dell’ambiente. Un momento prezioso per valorizzare il punto di vista dei giovani e ribadire che la formazione non è un processo unidirezionale, ma uno scambio reciproco.

Al centro di Build Your Future rimane infatti la centralità dei ragazzi: oltre 20.000 studenti incontrati in tutta Italia, chiamati a confrontarsi con i grandi trend trasformativi dell’economia e a riflettere sul proprio ruolo nel mondo che cambia. Accanto alle competenze tecniche, emergono qualità trasversali come creatività, adattabilità, pensiero critico e problem solving: strumenti destinati a diventare decisivi in un mercato del lavoro sempre più complesso.

La cornice veneziana ha dunque reso ancora più evidente questa vocazione. La Mostra del Cinema non è solo un palcoscenico internazionale di arte e cultura, ma anche uno spazio in cui i giovani diventano protagonisti attivi, testimoniando come il futuro non possa essere scritto senza la loro energia e la loro visione.

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